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Decreto legislativo del 30 aprile: le novità su IRPEF e IRES

Il Decreto legislativo del 30 aprile approvato dal Consiglio dei Ministri introduce importanti novità sui regimi impositivi dei redditi IRPEF e IRES già contenute nella riforma fiscale 2024.

Infatti, il Decreto attuativo in questione concerne la revisione del regime impositivo dei redditi IRES e IRPEF. 

Il provvedimento deve essere esaminato dalle Commissioni parlamentari ma già se ne può anticipare il contenuto che coinvolge diversi tipi di redditi come ad esempio quelli da lavoratore dipendente e autonomo, i redditi diversi e quelli d’impresa.

Vediamo insieme nel dettaglio quali sono le novità che il testo del Decreto ha al suo interno sui redditi IRES e IRPEF. 

irpef ires
La riforma fiscale di quest’anno punta alla semplificazione dei regimi di riallineamento dei valori fiscale e contabili sul calcolo dei redditi d’impresa

Le novità IRPEF e IRES sui redditi dei terreni

Per quanto riguarda i redditi derivanti dai terreni, la disciplina del Decreto porta a modificare le previsioni riguardanti la determinazione del reddito agrario. 

Infatti, costituirà reddito agricolo non solo il terreno che viene sfruttato per le attività agrarie ma anche quelle che non riguardano il suo sfruttamento diretto, le cosiddette colture fuori suolo in immobili di alcune categorie catastali ed entro limiti di reddito stabiliti che se superati faranno parte di quello d’impresa.

Sono comprese nel calcolo del reddito agricolo anche le attività che portano alla produzione di beni, anche immateriali, di allevamento, coltivazione e silvicoltura.

Queste ultime attività, ai fini del calcolo dei redditi, verranno quantificate secondo i limiti dei corrispettivi delle cessioni di beni registrate ai fini IVA.

IRPEF e Redditi di lavoro dipendente

Le novità IRPEF sui redditi da lavoro dipendente riguardano l‘allargamento degli elementi esclusi dalla loro formazione. 

Infatti, sono esclusi dalla formazione di questa tipologia di reddito i contributi ed i premi versati dal datore di lavoro per i familiari a carico dei dipendenti per prestazioni, anche di natura assicurativa, che riguardano il rischio di non autosufficienza ed il rischio di gravi patologie. 

Per gennaio 2025 è invece previsto il bonus 100 euro lordi sulle tredicesime dei lavoratori dipendenti che sarà erogato a coloro che superano i 28.000 euro di reddito ed hanno un coniuge e almeno un figlio a carico oppure costituiscono famiglie mono genitoriali, il figlio e il contribuente e non riguarda redditi di pensione e di assegni simili.

A questo bonus sarà applicata un imposta lorda determinata sui redditi da lavoro superiore a quello delle detrazioni spettanti.

IRES e IRPEF sui redditi da lavoro autonomo

Per gli autonomi è previsto l’applicazione del principio di onnicomprensività sui loro redditi, così come viene fatto per quelli da lavoro dipendente.

Infatti, il calcolo del reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni sarà il risultato della differenza tra gli importi percepiti per lo svolgimento della loro attività professionale nel periodo di imposta e le spese effettuate durante lo stesso per l’esercizio di tale attività. Invece, sono esclusi dal calcolo del reddito da lavoratore autonomo i contributi assistenziali e previdenziali, i rimborsi spese percepiti per l’esecuzione di un incarico ma attribuiti al committente ed il riaddebito ad altri soggetti di quelle per l’uso comune degli immobili utilizzati per l’esercizio e lo svolgimento dei servizi della propria attività.

Introdotta anche la tassazione separata sulle plusvalenze ottenute dalla vendita di quote di associazioni, società ed enti e novità sulla deducibilità delle spese che concernono i beni ed elementi immateriali effettuate nell’esercizio di arti e professioni.

Inoltre, viene applicato il principio di neutralità fiscale sulle operazioni straordinarie, sugli apporti in associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche e su quelli apporti in associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche riguardanti l’esercizio dell’attività di arti e professioni.

irpef e ires
Il Decreto legislativo del 30 aprile approvato dal Consiglio dei Ministri introduce importanti novità sui regimi impositivi dei redditi IRPEF e IRES già contenute nella riforma fiscale 2024.

Le novità sui redditi diversi

Ci sono novità sulla tassazione dei redditi diversi che concernono il tentativo prima di tutto di ostacolare la riduzione delle plusvalenze oggetto di imposizione fiscale.

Infatti, per quanto riguarda le aree edificabili cedute a titolo oneroso in donazione, il loro prezzo sarà quantificato sommando quello speso per il loro acquisto dal donante, l’imposta sulle donazioni ed eventuali costi successivi.

L’importo dichiarato dovrà essere confrontato proprio con il risultato di questo calcolo al momento della donazione

Questo calcolo vale anche per le donazioni di immobili effettuata da non più di cinque anni. 

La riforma fiscale ed i redditi d’impresa

La riforma fiscale di quest’anno punta alla semplificazione dei regimi di riallineamento dei valori fiscale e contabili sul calcolo dei redditi d’impresa. In questo senso, al contribuente avrà l’applicazione di un’imposta sostitutiva a fini IRES al 18 per cento e del 3 per cento per quella IRAP. 

Ci sono anche novità che riguardano le sopravvenienze attive, in denaro o in natura, ottenute a titolo di contributo o di liberalità, che formeranno reddito nell’attività in cui vengono percepite. Inoltre, introdotti cambiamenti sulla valutazione delle rimanenze finali di opere, forniture e servizi e sulle differenze sui cambi.

Presenti nel decreto attuativo anche novità per la disciplina dei conferimenti di azienda, effettuati tra soggetti residenti e nell’esercizio di imprese commerciali. Infatti, è stata introdotta la possibilità per la società conferitaria di scegliere per un’imposta sostitutiva al momento della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in questione sui maggiori valori attribuiti in bilancio a immobilizzazioni materiali e immateriali relativi all’azienda ricevuta.

Successivamente, sono previste anche nuove regole sul riallineamento relativo all’entrata in vigore e all’applicazione del regime transitorio.

Il regime di riporto delle perdite

Il decreto attuativo ha modificato il meccanismo del riporto delle perdite relativamente alla determinazione della base imponibile IRES.

Le novità riguardano le perdite delle società residenti sulle fusioni, scissioni, scissioni per scorporo e conferimenti di partecipazioni in società e di liquidazioni.

Lo schema di decreto legislativo del 30 aprile è in attesa dell’esame delle Commissioni e del voto parlamentare prima dell’introduzione di un regime fiscale modificato per i redditi descritti in questo articolo.

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