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Indennità di malattia lavoratori dipendenti: a chi spetta

Quando si parla di indennità di malattia ci si riferisce al pagamento di una somma da parte dell’Inps ai lavoratori che a causa di una malattia hanno perso in maniera temporanea la capacità a lavorare.

Questa misura viene riconosciuta ai lavoratori dipendenti del settore privato e riguarda le seguenti categorie:

  • operai industriali;
  • operai e impiegati del terziario e dei servizi;
  • lavoratori agricoli;
  • apprendisti;
  • disoccupati;
  • lavoratori marittimi;
  • lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori sospesi dal lavoro.

Invece, non hanno diritto all’indennità di malattia Inps:

  • colf e badanti;
  • impiegati nel settore industriale;
  • i lavoratori che fanno parte dei quadri del settore industriale e artigianale;
  • dirigenti;
  • portieri;
  • lavoratori autonomi.

Vediamo insieme nel dettaglio come funziona l’indennità di malattia, quanto spetta e come richiederla.

Come funziona indennità di malattia

Le categorie di lavoratori che possono usufruire della prestazione ottengono un indennizzo per i giorni di malattia che sono coperti dal certificato medico. 

Tra i giorni coperti dall’indennità di malattia ci possono essere anche quelli oggetto di ricovero ordinario o day hospital. 

Solitamente, questa indennità viene pagata dal quarto giorno di malattia dall’Inps, i primi tre giorni sono a carico del datore di lavoro, e termina con la fine della stessa.

Le eccezioni riguardano:

  • gli operai industriali e gli operai e impiegati del terziario e dei servizi con contratto di lavoro a tempo indeterminato hanno un’indennità di malattia che può durare al massimo sei mesi mentre quelli assunti con contratto a termine sono minimo trenta giorni e al massimo centottanta giorni in base ai giorni lavorati nel corso dell’anno;
  • i lavoratori agricoli la misura viene riconosciuta al massimo per sei mesi se assunti a tempo indeterminato e se sono a tempo determinato al massimo centottanta giorni solo se hanno lavorato almeno cinquantuno giorni nell’anno precedente e nell’anno in corso, prima della malattia;
  • gli apprendisti seguono le regole sull’indennità di malattia presenti nel loro settore professionale;
  • i disoccupati e i lavoratori sospesi con contratto stabile spettano al massimo 6 mesi di malattia se essa comincia da uno o due mesi dalla fine del rapporto di lavoro o dalla sospensione e spetta per due terzi rispetto a quella prevista;
  • per i lavoratori del settore della pesca spetta il 75% della propria retribuzione per inabilità temporanea assoluta per malattia fondamentale al massimo per un anno a partire dal giorno seguente allo sbarco o per inabilità temporanea assoluta per malattia complementare dal quarto giorno fino ad un massimo di un anno se lo stato si presenta entro ventotto giorni dallo sbarco;
  • ai lavoratori marittimi con lavoro continuativo viene riconosciuta l’inabilità temporanea da malattia se essa si presenta tra 28 giorni e sei mesi dallo sbarco a partire dal quarto giorno della denuncia e si ricevono la metà della retribuzione spettante per i premi venti giorni e il 66,66% per i restanti giorni di malattia fino al massimo a sei mesi;
  • i lavoratori dello spettacolo per averne diritto devono aver versato non meno di quaranta contributi giornalieri l’anno che precede la malattia se essa inizia dal 26 maggio 2021 o non meno di cento contributi giornalieri se essa  avviene prima del 26 maggio 2021 e viene erogata dal quarto giorno fino a 6 mesi, per gli assunti a temine per un minimo di trenta giorni e in base ai giorni lavorati durante l’anno e pagati anche se il rapporto di lavoro finisce, mentre per quelli stabili l’indennità viene anticipata dal datore di lavoro. 

La prestazione viene versata direttamente dall’Istituto nazionale della previdenza sociale a precari con contratto a termine, disoccupati, lavoratori a prestazione e dello spettacolo stagionali o precari.

pagamento malattia inps
Le categorie di lavoratori che possono usufruire dell’indennità di malattia ottengono un indennizzo per i giorni di malattia che sono coperti dal certificato medico.

A quanto ammonta il pagamento malattia Inps

Solitamente, il lavoratore in malattia riceve metà della retribuzione dal quarto al ventesimo giorno ed il 66,66% dal ventunesimo al centottantesimo giorno tranne per:

  • i lavoratori di pubblici esercizi e laboratori di pasticceria che ricevono l’80% della retribuzione per tutta la durata della malattia;
  • i disoccupati e i sospesi dal lavoro ricevono due terzi della retribuzione;
  • i ricoverati senza familiari a carico ottengono due quinti della prestazione per il periodo di degenza in ospedale tranne il giorno delle dimissioni che prevede il riconoscimento della misura per intero;
  • i lavoratori marittimi ricevono il 75% della retribuzione per malattia fondamentale o complementare;
  • i lavoratori marittimi con rapporto di lavoro continuativo ottengono la metà della retribuzione per i primi 20 giorni ed il 66,66% dal ventunesimo al centottantesimo giorno;
  • i lavoratori dello spettacolo ricevono il 60% della retribuzione media per venti giorni, l’80% dal ventesimo giorno al centottantesimo giorno ed il 40% per il lavoratore disoccupato precario o stagionale per quei giorni in cui avrebbero dovuto lavorare.

Gli esperti di Caf e Patronato sono a disposizione dei lavoratori per avere informazioni su tutto quello che concerne l’indennità di malattia e presentare telematicamente il certificato medico per ottenere la prestazione.

indennità di malattia inps
Quando si parla di indennità di malattia ci si riferisce al pagamento di una somma da parte dell’Inps ai lavoratori che a causa di una malattia hanno perso in maniera temporanea la capacità a lavorare.

Indennità di malattia: come richiederla online

Per ottenere l’indennità di malattia il lavoratore deve trasmettere il certificato telematico all’Inps senza doverlo inviare al proprio datore di lavoro.

Se, invece, il lavoratore non può inviare il certificato per via telematica, deve procedere con la presentazione cartacea dello stesso entro 2 giorni dalla data del suo rilascio all’ufficio territoriale dell’Inps ed al proprio datore di lavoro, altrimenti non riceverà la prestazione per ogni giorno di ritardo della consegna dello stesso.

Il lavoratore deve presentare da due giorni a un anno dalla data del rilascio per il certificato di ricovero, altrimenti si incorre nella prescrizione.

Inoltre, il lavoratore deve essere reperibile all’interno del proprio domicilio per i controlli che verificano l’inabilità temporanea al lavoro per tutti i giorni della sua durata nelle fasce orarie 10-12 e 17-19, con sanzioni in caso di assenza ingiustificata pari:

  • ad un massimo di dieci giorni per la prima assenza;
  • la metà del rimanente periodo di malattia alla seconda assenza compresa l’assenza alla visita all’ambulatorio del medico di controllo domiciliare dopo che quest’ultimo ha lasciato l’invito in busta chiusa al lavoratore;
  • il totale dell’indennità dalla terza assenza.

Se la malattia si presenta in un Paese dell’Unione Europea, il lavoratore deve seguire le regole di quello Stato e presentare all’Inps ed al datore di lavoro il certificato di malattia entro 2 giorni dal suo rilascio.

Invece, per le malattia occorse in un Paese extracomunitario o che non ha accordi con l’Italia in materia il lavoratore deve seguire le normative di quello Stato ed il certificato deve essere legalizzato dall’autorità diplomatica o consolare italiana. 

Contatti per la richiesta indennità di malattia online. I consulenti di Caf e Patronato sono a tua disposizione per rispettare le tempistiche richieste attraverso la certificazione e documentazione necessaria.

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