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Quando il contribuente può fare ricorso cartella esattoriale

Il contribuente quando si trova di fronte ad una cartella esattoriale vuol dire che l’Agenzia delle Entrate esige da lui il pagamento di un tributo che non è stato effettuato. 

Il pagamento delle cartelle esattoriali deve avvenire entro sessanta giorni e se questo non avviene si procede per l’iscrizione al ruolo dei debitori e si può eseguire il pignoramento.

Allo stesso, egli deve conoscere che se questa richiesta di pagamento è infondata può fare ricorso cartella esattoriale per opporsi alla richiesta ed uscire dalla condizione di debitore verso l’Ente che lo esige.

Il ricorso per una cartella esattoriale che il contribuente considera illegittima, non dovuta, inesistente, per vizi nella sua compilazione, mai notificata o notificata ad un indirizzo errato può avvenire attraverso:

  • una istanza di annullamento in autotutela;
  • un ricorso giudiziario.

La prima notifica della cartella esattoriale è utile per trovare l’Ente al quale è dovuto il pagamento e si potrà allo stesso tempo trovare una causa per richiederne l’illegittimità come ad esempio la prescrizione. Quest’ultima scade entro:

  • entro cinque anni per le multe stradali, le sanzioni amministrative, le imposte locali ed i contributi INPS e INAIL;
  • entro tre anni per il bollo auto;
  • entro dieci anni per le imposte di bollo e di registro, IVA, IRAP, IRPEF ed in generale le tasse che sono richieste dallo Stato.

Si può procedere anche per la decadenza della cartella esattoriale decorsi due o tre anni dal giorno in cui il ruolo è esecutivo alla data della sua notifica.

Le due procedure danno l’opportunità al cittadino di opporsi al pagamento della cartella esattoriale ed in questo articolo vedremo come funzionano.

ricorso avverso cartella esattoriale
Il contribuente può procedere con il ricorso giudiziario con l’assistenza di un avvocato per opporsi al pagamento della cartella esattoriale considerata infondata o illegittima.

Ricorso cartella esattoriale: istanza di annullamento in autotutela

Quando si ricorre per una istanza di annullamento in autotutela si chiede all’Amministrazione di procedere all’annullamento o alla correzione totale o parziale dei propri atti. 

Tale ricorso può essere richiesto se la cartella esattoriale è considerata dal debitore come infondata o illegittima ed il ricorso può essere effettuato su istanza del contribuente stesso, d’ufficio o dall’Ente che ha notificato l’atto di pagamento.

L’istanza di annullamento di autotutela deve essere presentata dal contribuente in carta semplice indicando:

  • i suoi dati e quelli dell’Ufficio destinatario;
  • gli estremi che identificano la cartella esattoriale e della quale si chiede l’annullamento;
  • i motivi per i quali si richiede l’illegittimità della richiesta di pagamento.

La procedura prevede che l’istanza di annullamento autotutela cartella esattoriale debba essere inviata via Pec all’Ente per il quale si è debitore e a quello di riscossione. 

L’Ente creditore potrà accogliere l’istanza e quindi annullare la richiesta di pagamento della cartella esattoriale oppure rigettarla e confermare la sua validità. Nel primo caso, l’Ente che ha richiesto il pagamento dovrà inviare all’Ente di riscossione lo sgravio della cartella esattoriale per annullare il debito e quest’ultimo procederà alla cancellazione del tributo dovuto e se non riceve lo sgravio sarà tenuto ad esigere la corresponsione dello stesso.

Invece, se il ricorso avverso cartella esattoriale è stato rigettato bisogna presentare presentare ricorso al Giudice competente. 

Ricorso cartella esattoriale: ricorso giudiziario

Il contribuente può procedere con il ricorso giudiziario con l’assistenza di un avvocato per opporsi al pagamento della cartella esattoriale considerata infondata o illegittima.

Il termine ricorso cartella esattoriale, in base alle varie tipologie di richieste di importi dovuti, è di:

  • sessanta giorni dalla notifica della cartella esattoriale presso la Commissione Tributaria per le tasse ed i tributi con l’ausilio di un commercialista o di un ragioniere e se la richiesta di pagamento non supera i 3.000 euro ci si può difendere da soli;
  • fare ricorso cartella esattoriale Giudice di Pace entro trenta giorni dalla notifica di una sanzione amministrativa, se la controversia non supera i 1.100 euro ci si può difendere in autonomia, inviando la richiesta a mano presso la Cancelleria o con raccomandata con ricevuta di ritorno senza pagare il tributo;
  • quaranta giorni per i contributi previdenziali presso il Tribunale Sezione Lavoro;
  • venti giorni per impugnare il provvedimento di pignoramento.

Bisogna attendere novanta giorni se la cartella esattoriale non supera i 20.000 euro per attendere la mediazione tributaria facendo ricorso alla controparte che se non la dichiara illegittima entro tale lasso di tempo il contribuente potrà iscriversi a ruolo per procedere a livello giudiziario.

ricorso contro cartella esattoriale
Il contribuente deve conoscere che se questa richiesta di pagamento è infondata può fare ricorso cartella esattoriale per opporsi alla richiesta ed uscire dalla condizione di debitore verso l’Ente che lo esige.

La causa giudiziaria potrà portare all’annullamento della cartella in caso di esito positivo e quindi il pagamento non sarà dovuto, al contrario in caso di esito negativo si dovrà pagare l’importo previsto nella cartella esattoriale.

In conclusione, descritte le due vie per opporsi al pagamento di una cartella esattoriale considerata illegittima ed infondata è consigliabile l’autotutela in caso di vizi chiari nella richiesta di pagamento mentre se questi non sono palesi conviene ricorrere a livello giudiziario per non far scadere i termini per poterlo fare.

Ricordiamo che se si propone un ricorso giudiziario si apre un vero e proprio processo con i costi previsti per affrontare una causa, compresi quelli relativi all’assistenza di un avvocato.

Caf e Patronato con i suoi esperti è a tua disposizione per procedere al ricorso contro cartella esattoriale, guidandoti nella richiesta di autotutela o con l’aiuto di un avvocato in caso di ricorso giudiziario. Contattaci per un appuntamento ricorso cartelle esattoriale online ed i nostri consulenti legali ti daranno assistenza  e ti seguiranno lungo tutto il procedimento giudiziario se è il percorso migliore da intraprendere oppure nella soluzione migliore per risolvere la questione.

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