La legalizzazione documenti stranieri è l’attestazione dell’autenticità e della legalità della firma di documentazione avente carattere pubblico, come possono essere ad esempio atti, certificati o estratti, per il nostro Paese.
L’attività di legalizzazione dei documenti è svolta dalla Prefettura del proprio territorio di riferimento che si occupa di legalizzare:
- gli atti prodotti da ambasciate e consolati stranieri presenti nel nostro Paese;
- gli atti prodotti in Italia, dandone valida per l’estero.
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Vediamo insieme nel dettaglio come funziona la legalizzazione documenti stranieri e come effettuarla.
Come funziona la Legalizzazione documenti stranieri
Possono essere legalizzati dalla Prefettura solo:
- i documenti originali;
- la copia conforme originale dell’atto in quanto è presente sul documento l’attestazione del Comune:
Non è invece possibile la legalizzazione dei documenti:
- in fotocopia semplice;
- stampati da una email;
- qualsiasi riproduzione;
- con firma digitale.
La legalizzazione dei documenti stranieri viene svolto dalla Prefettura attraverso apostille e non serve per quelli delle ambasciate e dei consolati dei Paesi che hanno firmato:
- la Convenzione di Londra del 1968 ovvero Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Moldova, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia;
- la Convenzione di Bruxelles del 1987 ovvero Belgio, Danimarca (non Groenlandia e Isole Fær Øer), Estonia, Francia, Irlanda, Italia, Lettonia.
La legalizzazione documenti stranieri dimostra che il documento apostillato è conforme con la Legge dello Stato estero che lo ha prodotto, dandone validità sul territorio italiano.
Come fare la legalizzazione documenti stranieri
Per effettuare la legalizzazione documenti stranieri è necessario prendere appuntamento presso la Prefettura del proprio territorio e recandosi fisicamente nel loro ufficio.
La richiesta di legalizzazione documenti può avvenire anche attraverso l’utilizzo della posta tradizionale, inviando all’Ufficio della Prefettura:
- l’atto originale del documento da apostillare;
- la richiesta sottoscritta per effettuare il servizio;
- una copia del proprio documento di identità;
- il proprio indirizzo per farsi mandare il documento legalizzato.
Per i documenti da legalizzare prodotti da una ambasciata o da un consolato estero presente in Italia, serve allegare una marca da bollo da 16 euro, mentre per gli altri, se non richiesto dalla Prefettura, non serve.
Gli atti da legalizzare sono apostillati dalla Prefettura del proprio Comune mentre la Procura della Repubblica si occupa della legalizzazione di documenti firmati da:
- Notai;
- Giudici;
- Procuratori della Repubblica;
- Funzionari di Cancelleria e degli Uffici Giudiziari.
Invece, per i documenti prodotti in un Paese all’estero, per la loro legalizzazione devono essere tradotti in lingua italiana ed è necessario pagare una tariffa consolare e recarsi:
- al consolato o all’ambasciata d’Italia nel Paese dove è stato formato il documento;
- al consolato o all’ambasciata più vicina competente per quel documento.
I documenti privati non sono soggetti a legalizzazione a meno di successiva trasformazione in atti pubblici mentre:
- gli atti scolastici sono legalizzati dall’Ufficio Scolastico Regionale;
- gli atti prodotti dal Vaticano sono legalizzati dal consolato dalla Santa Sede;
- gli atti di competenza della Camera di Commercio sono legalizzati con il loro timbro.
Infine, ricordiamo che la legalizzazione documenti stranieri permette di dare validità all’atto apostillato sul nostro territorio.
Gli esperti di Caf e Patronato ti accompagneranno online per seguire tutta la procedura ed i passaggi richiesti per la legalizzazione documenti stranieri.
