Quando si parla di Assegno funerario INPS ci si riferisce all’Assicurazione Sociale Vita che garantisce la possibilità ai superstiti di richiedere un contributo economico quando avviene la morte dell’iscritto o di un suo familiare a carico.
L’ex Inpdap Assegno funerario riguarda i dipendenti di enti di diritto pubblico e non, per i quali l’iscrizione all’Assicurazione Sociale Vita è obbligatoria, ed i dipendenti di enti morali o di tipo associativo, per i quali l’iscrizione è facoltativa o convenzionale.
Invece, non possono ottenere l’Assegno funerario i dipendenti statali e gli assicurati in servizio avranno diritto alla ASV dopo centoottanta giorni di assicurazione.
I dipendenti che ottengono il diritto alla pensione diretta e che sono iscritti all’Assicurazione Sociale Vita da almeno cinque anni possono proseguire a contribuire in maniera volontaria alla ASV, facendone richiesta entro un mese dal ritiro dall’attività lavorativa con una trattenuta annuale pari allo 0,12 per cento dell’importo lordo annuale del trattamento previdenziale che si riceve.
Tale prosecuzione contributiva può essere fatta anche dai soggetti iscritti ad enti e gestioni previdenziali diverse dall’INPS e dagli esodati, riconoscendo il contributo entro il 30 settembre di ogni anno con il Modello F24.
La prosecuzione contributiva ASV può essere interrotta, presentando l’apposita domanda di rinuncia entro il 31 dicembre di ogni anno sul sito dell’INPS che avrà effetto dal primo gennaio successivo alla richiesta.
Assegno funerario INPS: come funziona
I richiedenti l’Assegno funerario INPS otterranno:
- in caso di morte dell’iscritto, una mensilità media lorda per ogni familiare a carico;
- in caso di morte del coniuge, una mensilità media lorda in favore dell’iscritto;
- in caso di morte di un familiare a carico, come un figlio, un genitore, un fratello o una sorella, la metà di una mensilità media lorda.
Inoltre, può spettare un’assegno funerario pari a una mensilità media lorda a chi ha pagato le spese funerarie nel caso in cui l’iscritto deceduto non abbia familiari a carico.
La mensilità media viene calcolata dividendo per dodici l’importo lordo dello stipendio o della pensione percepito dall’iscritto nei dodici mesi precedenti il decesso, compresi i trattamenti aggiuntivi e le indennità percepite.
Il diritto all’Assegno funerario decade se i prosecutori volontari dell’ASV entro il 20 ottobre non hanno provveduto al pagamento del contributo tramite F24 dal primo gennaio successivo al mancata corresponsione dello stesso, così come a quella data terminerà anche l’iscrizione all’Associazione Sociale Vita.
Assegno funerario INPS: come richiederlo online
L’Assegno funerario deve essere richiesto per via telematica, utilizzando il servizio dedicato sul sito internet dell’INPS, entro un anno dalla morte dell’iscritto o di un suo familiare, altrimenti se ne perde il diritto.
La misura spetta all’iscritto alla ASV se il deceduto è un suo familiare a carico mentre al coniuge anche se separato, ma non divorziato e risposato con un altro partner. Se è l’iscritto ad essere deceduto ed il coniuge non c’è, a beneficiare dell’assegno funerario sono nell’ordine di precedenza:
- i figli, naturali, affidati, in adozione o figliastri a carico, sposati e non, minorenni o inabili permanentemente al lavoro, maggiorenni a carico fino a 21 anni frequentanti le scuole medie, superiori e studenti universitari fino a 26 anni di età;
- i genitori conviventi e a carico, non superando i limiti per avere il diritto agli assegni familiari e sommando il reddito di padre e madre se ambedue sono in vita , che non possono lavorare ed hanno oltrepassato l’età pensionabile;
- i fratelli e le sorelle, sposati e non, minorenni o che non possono lavorare in via permanente.
Inoltre possono fare domanda per l’Assegno funerario INPS anche, in assenza del coniuge superstite, il tutore dei figli minorenni a carico dell’iscritto deceduto ed, in assenza di familiari a carico, chi ha versato le spese funerarie.
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