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Indennità di disoccupazione a chi spetta e quale scegliere

L’indennità di disoccupazione è la misura per i lavoratori che perdono il lavoro non volutamente, bilanciando il reddito che avrebbero ricevuto. 

L’assegno prevede un indennizzo per i lavoratori proporzionale al guadagno riconosciuto dalla vecchia occupazione. 

Tra le indennità di disoccupazione previste dalle Leggi del nostro Paese sono la Naspi, la Dis-Coll, l’indennità di mobilità, la disoccupazione speciale per il settore edile e l’assegno di disoccupazione. 

Naspi e Dis-Coll sono state trattate in due articoli separati presenti nel nostro sito, ora vediamo gli altri tre assegni di disoccupazione in aiuto a chi ha perso la propria occupazione.

Gli esperti di Caf e Patronato sono a disposizione per effettuare la domanda indennità di disoccupazione online più adatta ai requisiti professionali e personali posseduti.

indennità di disoccupazione
L’indennità di disoccupazione è la misura per i lavoratori che perdono il lavoro non volutamente, bilanciando il reddito che avrebbero ricevuto.

Indennità di disoccupazione l’assegno di disoccupazione

Assegno di disoccupazione a chi spetta? L’assegno di disoccupazione, Asdi, è la misura che sostiene finanziariamente coloro che hanno già percepito per intero la Naspi, sono ancora disoccupati e vivono una situazione di disagio economico. 

La misura ha le seguenti caratteristiche:

  • un importo pari al 75% dell’ultima Naspi percepita ed è pagata mensilmente al massimo per sei mesi, con incremento mensile di 89,70 euro se si ha un figlio, 116,60 euro per due figli, 140,80 euro per tre figli, 163,30 per quattro o più figli;
  • ha carattere assistenziale, è esentasse e comincia dal giorno successivo dalla fine della Naspi;
  • il trattamento non è sommabile con l’assegno sociale,  la pensione di vecchiaia e quella di anzianità o anticipata;
  • in caso in cui il disoccupato possegga i requisiti per l’assegno ordinario di invalidità, egli può scegliere tra quest’ultimo e l’assegno di disoccupazione, valutando quello più conveniente.

Per percepire questo assegno disoccupazione è necessario che il beneficiario abbia un minore in famiglia o con almeno 55 anni di età e senza i requisiti di pensione anticipata disoccupati. 

Inoltre, bisogna essere disoccupati, avere un ISEE pari o inferiore a 5.000 euro e presentare la DSU, aver siglato il Patto di Servizio in un Centro per l’impiego e non aver percepito l’assegno di disoccupazione per più di 6 mesi nei 12 mesi precedenti la fine della Naspi o per più di 24 mesi nei 5 anni precedenti l’epilogo della stessa.

L’assegno è compatibile con lo svolgimento di un impiego con contratto di lavoro subordinato, di un’attività autonoma, d’impresa individuale se si rispettano i requisiti precedentemente descritti o di un tirocinio.

La domanda per questo assegno per disoccupati deve essere presentata telematicamente sul sito dell’Inps e va presentata entro 30 giorni dal primo giorno dalla conclusione della Naspi. 

I tempi per il riconoscimento del provvedimento sono di 30 giorni.

Indennità di disoccupazione l’indennità di mobilità

L’indennità di mobilità è l’indennità di disoccupazione è la misura che coinvolge i lavoratori che sono stati licenziati e fanno parte delle liste di mobilità.

I lavoratori per poter usufruire dell’assegno devono:

  • aver preso parte ad un licenziamento collettivo, dovuto alla chiusura dell’attività o alla sua conversione o diminuzione;
  • spetta ai dipendenti con contratto di lavoro indeterminato di almeno dodici mesi, di cui almeno sei concretamente svolti in azienda;
  • i licenziati non devono beneficiare di pensione di anzianità, anticipata o l’assegno ordinario di invalidità (il cittadino deve scegliere in questo caso l’opzione a lui più favorevole).

La durata dell’indennità varia in base all’età anagrafica ed all’ubicazione dell’azienda dalla quale si viene licenziati. Allo stesso tempo, non può essere più lunga rispetto alla permanenza nell’impresa del dipendente.

L’assegno percepito è pari al 100% del valore dell’importo della Cassa Integrazione Straordinaria per dodici mesi e dell’80% per i mesi successivi se previsti.

Il provvedimento è pagato dall’Inps ed è sovvenzionato dalle imprese che fanno parte della CGIS, la Cassa Integrazione Guadagni Straordinari.

La Legge Fornero ha fatto rientrare i beneficiari dell’indennità di mobilità nella Naspi. Quindi, coloro che hanno perso il loro impiego per licenziamento collettivo dal 31 dicembre 2016 percepiranno la Naspi. 

assegno di disoccupazione
L’assegno di disoccupazione, Asdi, è la misura che sostiene finanziariamente coloro che hanno già percepito per intero la Naspi, sono ancora disoccupati e vivono una situazione di disagio economico.

Indennità di disoccupazione la disoccupazione speciale

La disoccupazione speciale di disoccupazione per il settore edile è l’indennità di disoccupazione che coinvolge i dipendenti licenziati da imprese edili o di natura simile ed artigiane. 

Il licenziamento deve essere avvenuto per conclusione dell’attività d’impresa, fine del cantiere o dei lavori ad esso legati, taglio del personale e fallimento. 

Per richiedere l’indennità è necessario che il licenziato:

  • comunichi la disponibilità a svolgere attività lavorativa al Centro per l’Impiego; 
  • deve aver versato 10 contributi mensili o 43 contributi settimanali nei 2 anni precedenti al licenziamento, senza calcolare i contributi figurativi.

La misura copre 90 giornate lavorative e l’importo è pari all’80% dello stipendio medio giornaliero, al massimo 547,39 euro ed è erogato dall’Inps.

Nel computo dei due anni precedenti al licenziamento non vengono calcolati i periodi malattia, infortunio e di servizio militare. 

La disoccupazione speciale per il settore edile è terminata dal 1° gennaio 2017 ed i beneficiari di questo assegno vengono indirizzati nella Naspi. 

Per comprendere quale indennità di disoccupazione puoi richiedere, usufruisci dei servizi di Caf e Patronato.

Per saperne di più:

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