Caf e Patronato con i suoi consulenti è a disposizione degli utenti per preparare ed effettuare il ricorso invalidità civile.
I nostri consulenti tecnici con un accertamento tecnico preventivo si occuperanno di effettuare l’esame:
- del verbale di invalidità della Commissione medica per l’accertamento dell’invalidità civile INPS per contestare la percentuale di invalidità erroneamente riconosciuta oppure se essa non c’è stato il riconoscimento dell’invalidità civile;
- se il rigetto della domanda riguarda i requisiti amministrativi, verificare se è possibile presentare ricorso.
Ci occupiamo di verificare le condizioni sanitarie ed i requisiti amministrativi attraverso una consulenza tecnica per preparare il ricorso del cittadino.
I tempi per presentare un ricorso sono entro il termine perentorio di 6 mesi da quando si è ricevuto il verbale invalidità, altrimenti si dovrà presentare una nuova domanda, ricominciando l’iter da capo.
Come si può fare ricorso invalidità civile INPS
Per l’invalidità civile sono possibili due ricorsi:
- il ricorso amministrativo è ammesso esclusivamente contro provvedimenti di rigetto o di revoca dei benefici economici;
- il ricorso giurisdizionale riguarda la contestazione di una percentuale di invalidità troppo bassa rispetto a quella reale.
Per la prima tipologia, la presentazione del ricorso può riguardare i motivi della contestazione quali il reddito, la cittadinanza, la residenza o il permesso di soggiorno.
Nel secondo caso, si può presentare il ricorso entro 180 giorni dal ricevimento al termine dei quali si dovrà presentare un nuova domanda amministrativa.
Quali documenti servono per presentare ricorso invalidità civile
Per poter verificare se ci sono i presupposti per presentare un ricorso giudiziario o amministrativo sul provvedimento di invalidità INPS ci serve avere:
- un documento di identità in corso di validità;
- il verbale d’invalidità riconosciuta;
- la copia della domanda di invalidità civile;
- tutta la documentazione medica e sanitaria che hai a disposizione.
Caf e Patronato si avvarrà della consulenza di un medico del lavoro e di un avvocato specializzato nel settore della previdenza e del lavoro per effettuare gli accertamenti medici ed amministrativi necessari per capire se si può presentare ricorso.
Come si effettua il ricorso giurisdizionale al verbale di invalidità
Questo tipo di ricorso prevede l’accertamento tecnico preventivo prodotto dal nostro esperto previdenziale. Il giudice affida tale accertamento al consulente tecnico d’ufficio o CTU, coadiuvato dal medico legale dell’INPS.
Terminata la consulenza tecnica, è il giudice a fissare un termine perentorio, non superiore a 30 giorni, entro il quale le parti devono dichiarare se intendono contestare o meno le conclusioni del CTU.
In assenza di contestazioni alle conclusioni del consulente, il giudice emette il decreto di omologazione dell’accertamento e quest’ultimo non può essere più impugnabile né modificabile.
Se, invece, INPS o cittadino decidono di contestare le conclusione del CTU, si apre il giudizio con il deposito del ricorso introduttivo che deve essere avviato indicando le motivazioni dell’opposizione al provvedimento.
Il ricorso amministrativo invalidità INPS
Come detto precedentemente il ricorso avverso alla mancata accettazione della invalidità per i requisiti non sanitari ma per quelli sociali ed economici.
Il ricorso può essere presentato online all’INPS all’interno dei servizi presenti sul sito ed accessibili dall’utente con SPID, CIE o CNS, oppure tramite gli enti di patronato e gli altri soggetti abilitati.
Per gli incapaci, il ricorso deve essere presentato attraverso la firma del legale rappresentate. Inoltre, anche per tutti gli altri cittadini il ricorso in ambito d’invalidità civile deve essere inoltrato al Comitato Provinciale presso la Sede provinciale competente.
I consulenti di Caf e Patronato sono a tua disposizione per effettuare il ricorso invalidità civile online ed assisterti legalmente per il riconoscimento della misura rigettata o revocata per i requisiti economici o medici.
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