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Chi presenta la dichiarazione di successione e a cosa serve

Quando avviene il decesso di un proprio caro la successione è una delle incombenze che gli eredi devono svolgere. Sono coinvolti nel procedimento tutti i parenti fino al sesto grado.

Infatti, si può essere chiamati dopo la morte di un familiare a una successione legittima o testamentaria che comporta il passaggio di attività e passività dalla persona scomparsa agli eredi.

La dichiarazione di successione deve essere presentata obbligatoriamente all’Agenzia delle Entrate per comunicare la trasmissione del patrimonio del deceduto agli eredi in modo da stabilire le imposte dovute.

Devono presentare la dichiarazione di successione Agenzia delle Entrate:

  • i beneficiari dell’eredità ed i loro rappresentati e gli eredi che sono stati chiamati ad accettarla;
  • gli amministratori dell’eredità;
  • i curatori dell’eredità da assegnare;
  • i trust;
  • gli esecutori del testamento.

La successione deve essere presentata da una sola delle persone che sono chiamate a farlo, se ce sono più di una a doverla eseguire e non deve inoltrarla chi rinuncia all’eredità e chi ha nominato un curatore per gestirla. In questi ultimi due casi è necessario inviare all’Agenzia delle Entrare una raccomandata A/R, allegando una copia della dichiarazione di rinuncia o di nomina del curatore.

Vediamo insieme come funziona la dichiarazione di successione, cosa contiene, quanto costa e quali documenti servono per la successione. 

dichiarazione di successione agenzia delle entrate
Gli esperti di Caf Patronato sono a disposizione per aiutare gli aventi diritto a presentare correttamente la dichiarazione di successione.

Come funziona la dichiarazione di successione?

La dichiarazione di successione è obbligatoria e deve essere presentata entro un anno dalla data del decesso del proprio familiare, pena l’esposizione a sanzioni amministrative. In generale, essa deve avvenire prima che avvengano delle modiche al patrimonio oggetto della successione.

Su di essa è applicata una base imponibile, determinata dal rapporto tra le attività e le passività ereditate e presenti nel patrimonio del deceduto.

Per attività nel patrimonio ereditato si possono considerare:

  • denaro, gioielli e beni mobili;
  • titoli presenti nella dichiarazione dei redditi del deceduto;
  • beni immobili e titoli al portatore di proprietà del defunto registrati a proprio nome;
  • quote e azioni di società di capitali possedute dalla persona scomparsa.

Invece, per le passività presenti nella successione ci possono essere:

  • i debiti già esistenti prima della scomparsa del defunto;
  • le spese mediche e chirurgiche negli ultimi sei mesi di vita del deceduto;
  • le spese funebri fino alla soglia di 1.550 euro.

Dopo la presentazione della dichiarazione di successione possono avvenire degli eventi che modifichino gli effetti fiscali e sulle imposte legate all’eredità. In questi casi si parla di successioni integrative, che permettono di cambiare e modificare la dichiarazione già presentata, prevedendo un imposta superiore, quando:

  • avviene un evento che cambia l’assegnazione dell’eredità;
  • se sopraggiunge un’imposta di importo superiore da pagare per qualsiasi motivo;
  • nuovi beni da inserire nel patrimonio ereditario non dichiarati;
  • correggere i dati catastali, quote ed eredi che non porta ad aumentare la quantificazione del valore dell’eredità.

Ricordiamo che non devono presentare la successione i parenti del defunto in linea retta ed il suo coniuge se il patrimonio dello stesso e al di sotto di 100.000 euro ed al suo interno non ci sono immobili o diritti reali immobiliari. 

Cosa contiene la dichiarazione di successione?

La dichiarazione di successione ha diversi elementi che la compongono. Tra questi ce ne sono due che se non sono presenti al suo interno ne determinano la sua irregolarità e sono:

  • l’identificazione del deceduto e degli eredi;
  • la descrizione dei beni e dei diritti legati all’attivo dell’eredità.

Oltre a questi due elementi fondamentali, nella dichiarazione di successione ci possono essere anche:

  • oneri deducibili e passività dell’eredità;
  • il valore totale netto del patrimonio che compone l’eredità;
  • detrazioni e riduzioni a cui si può accedere.

La dichiarazione di successione deve essere presentata presso l’Agenzia delle Entrate all’Ufficio del Comune di residenza del defunto. Può essere anche fatta online utilizzando il software dell’ente.

I professionisti abilitati di Caf Patronato sono a disposizione per dare la propria consulenza sul tema della dichiarazione di successione e sbrigare questa pratica fiscale e impositiva.

Quanto costa la tassa di successione?

Sulle imposte di successione, quantificate dopo la presentazione della dichiarazione di successione, viene applicata un’aliquota, anche per le donazioni, che è pari al:

  • 4% per il coniuge ed i parenti in linea retta con una franchigia fino a un milione di euro per ognuno di loro;
  • 6% per ogni fratello e sorella con franchigia di 100.000 di euro ciascuno;
  • 8% per le altre persone coinvolte nella successione.

Le stesse aliquote sono in vigore per le persone con handicap gravi descritti nelle Legge 104, ma con una franchigia pari a un milione e mezzo di euro ciascuno.

La tassa di successione la pagano chi ha ricevuto l’eredità e deve essere liquidata entro due mesi dall’avviso di liquidazione inviato dall’Agenzia delle Entrate. Il pagamento avviene con addebito sul conto corrente della banca in convenzione con l’ente tramite l’IBAN specificato nella dichiarazione di successione.

Invece, le imposte di bollo, ipotecarie e catastali suddivise tra gli eredi devono essere corrisposte tramite F24 ed allagarne una sua copia all’atto di successione.

dichiarazione di successione
La dichiarazione di successione deve essere presentata obbligatoriamente all’Agenzia delle Entrate per comunicare la trasmissione del patrimonio del deceduto agli eredi in modo da stabilire le imposte dovute.

Che documenti servono per fare la dichiarazione di successione?

Che documenti servono per la successione? Gli esperti di Caf successione sono a disposizione per aiutare gli aventi diritto a presentare correttamente la dichiarazione di successione. Per farlo, sono necessari i seguenti documenti:

  • il certificato di morte;
  • lo stato di famiglia;
  • la fotocopia del documento di identità degli eredi;
  • la fotocopia del codice fiscale o della tessera sanitaria del defunto e degli eredi;
  • gli atti di provenienza delle proprietà immobiliari intestate al deceduto o cointestate ed i rispettivi documenti tecnici;
  • gli atti di donazione di cui beneficiano gli eredi;
  • due copie autenticate del testamento se esistente;
  • la copia autenticata della rinuncia all’eredità se è stata fatta;
  • le fatture delle spese mediche e delle spese funebri;
  • le dichiarazioni della banca o della posta relative a mutui, conti correnti, libretti, investimenti, fondi comuni, gestioni patrimoniali, depositi, azioni, obbligazioni, PCT;
  • l’attestato di mancata percezione di rate relative all’invalidità civile;
  • la dichiarazione del datore di lavoro sulle indennità da lavoro dipendente;
  • la dichiarazione del commercialista sul possesso di quote di Società;
  • il verbale relativo all’apertura delle cassette di sicurezza.

Contatta gli esperti di Caf e Patronato per avere assistenza dichiarazione di successione online ed avere tutto il supporto necessario per effettuare e portare a termine questa delicata incombenza.

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