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Riforma fiscale: cosa cambia per i contribuenti nel 2024

L’approvazione della Legge di Bilancio e del d.lgs 216/2023 hanno portato all’entrata in vigore dei cambiamenti previsti dalla Riforma fiscale 2024. 

Infatti, sono diventate operative diverse novità di natura fiscale che interessano i contribuenti come:

  • il passaggio da quattro a tre scaglioni di reddito cui applicare le corrispondenti aliquote IRPEF;
  • l’aumento per le detrazioni da lavoro dipendente di 75 euro per i redditi fino a 15.000 euro;
  • la no tax area innalzata ad 8.500 euro;
  • alcune modifiche alle detrazioni fiscali ed al Trattamento Integrativo Ex Bonus Renzi;
  • conferma dell’aliquota al 5 per cento per le addizionali comunali e regionali sui premi di risultato.

Vediamo insieme nel dettaglio come sono strutturate queste novità contenute nella Riforma fiscale 2024 e come influiscono sui redditi percepiti dai contribuenti.

riforma fiscale
La prima novità apportata dalla Riforma fiscale è l’accorpamento del primo e secondo scaglione di reddito che porta a tre il numero delle fasce a cui applicare le rispettive aliquote IRPEF.

Come cambiano le detrazioni IRPEF con la Riforma fiscale 2024

Le novità sulle detrazioni fiscali previste dalla Riforma fiscale 2024 riguardano:

  • le detrazioni da lavoro dipendente con l’aumento di 75 euro per i redditi al di sotto dei 15.000 euro, da 1.880 euro a 1.995 euro, ed un importo aggiuntivo di 65 euro per quelli compresi tra 20.000 e 35.000 euro;
  • l’inserimento di una decurtazione di 260 euro per i redditi superiori a 50.000 euro nell’accesso alle detrazioni fiscali al 19 per cento, le erogazioni liberali ai partiti politici al 26 per cento, i premi delle assicurazioni per le calamità naturali al 90 per cento, ma non le spese sanitarie, diminuendo il rimborso IRPEF spettante.

In questo senso, le detrazioni da lavoro dipendente saranno pari a:

  • un importo che parte da 690 euro fino a 1.995 euro valido solo per il 2024 per i redditi che non oltrepassano i 15.000 euro e la detrazione spetta per un importo che non può essere più basso di 1.380 euro per chi è un lavoratore a tempo determinato;
  • per i redditi da 15.001 euro fino a 28.000 euro la detrazione viene calcolata con la formula 1.910 + 1.190 x [(28.000-reddito complessivo)/13.000)];
  • per i redditi compresi tra 28.001 euro e 50.000 euro il rimborso IRPEF spettante viene quantificato con  l’utilizzo della formula 1.910 x [(50.000-reddito complessivo)/22.000)];
  • chi ha un reddito superiore a 50.000 euro non ha diritto ad alcuna detrazione lavoro dipendente.

Invece, nessuna novità per la detrazione per figli a carico, con il limite di reddito fissato a 2.840,51 euro, 4.000 euro per quelli che hanno più di ventiquattro anni di età, calcolabile con la formula 950 x (95.000 – reddito complessivo) / 95.00o e aumentando il denominatore di 15.000 euro per ogni figlio in più fiscalmente a carico oltre il primo, e per le detrazioni coniuge a carico, quantificate in:

  • 800 euro per i redditi totali che non oltrepassano i 15.000 euro ai quali viene applicata la formula 800 – [110 × (reddito complessivo/15.000)];
  • 690 euro, se il reddito complessivo parte da 15.001 e non supera i 40.000 euro, a cui vanno sommati 10 euro per i redditi tra 29.001 e 29.200 euro e tra 35.101 e 35.200 euro, 20 euro per quelli tra 29.201 e 34.700 euro e tra  35.001 e 35.100 euro e 30 euro per quelli tra  34.701 e 35.000 euro;
  • da 690 euro che si abbassa fino ad azzerarsi se si è titolari di un reddito compreso tra 40.001 e 80.000 euro e la cui detrazione si calcola con la formula 690 × [(80.000 – reddito complessivo)/40.000].

Gli importi delle detrazioni da lavoro dipendente si ottengono con la presentazione della dichiarazione dei redditi, Modello 730 o Modello Redditi Persone Fisiche per le detrazioni che riguardano le spese mediche, i familiari a carico, i prestiti ed i mutui agrari e quelli per la costruzione e ristrutturazione della prima casa e per l’efficienza energetica.

detrazioni lavoro dipendente
Le detrazioni da lavoro dipendente cambiano con l’aumento di 75 euro per i redditi al di sotto dei 15.000 euro, da 1.880 euro a 1.995 euro, ed un importo aggiuntivo di 65 euro per quelli compresi tra 20.000 e 35.000 euro.

Riforma fiscale 2024: scaglioni, aliquote, Bonus 100 euro

La prima novità apportata dalla Riforma fiscale è l’accorpamento del primo e secondo scaglione di reddito che porta a tre il numero delle fasce a cui applicare le aliquote IRPEF che saranno rispettivamente:

  • del 23 per cento per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 28.000 euro;
  • del 35 per cento per coloro che posseggono redditi da 28.001 euro fino a 50.000 euro;
  • del 43 per cento per i contribuenti con redditi totali che oltrepassano i 50.000 euro. 

Da queste percentuali, si nota che con la fusione dei primi due scaglioni di redditi a beneficiare di un abbassamento di due punti. in precedenza era al 25 per cento, sono i contribuenti con redditi compresi tra 15.000 euro e 28.000 euro. 

Come precisa l’Agenzia delle Entrate, i Comuni e le Regioni hanno tempo fino al 15 aprile 2024 per modificare le disposizioni relative alle addizionali comunali e regionali alle novità sugli scaglioni e sulle aliquote IRPEF.

Invece, l’area di esenzione fiscale aumentata a 8.500 euro ha portato il Trattamento Integrativo che riconosce 1.200 euro annui in più in busta paga ai redditi da lavoro dipendente inferiori a 15.000 euro ad essere inalterato, tranne per una decurtazione pari a 75 euro per quelli con l’imposta lorda loro applicata superiore alle detrazioni spettanti.

Per i lavoratori con redditi compresi tra 15.001 euro e 28.000 euro il Bonus 100 euro mensile sarà quantificato in base al rapporto tra l’imposta lorda sui redditi e le detrazioni presenti nel TUIR per un massimo di 1.200 euro annui.

Infine, confermato per il 2024 l’abbassamento dal 10 per cento al 5 per cento dell’imposta sostitutiva IRPEF sui premi di risultato che sono esentasse se convertiti in beni e servizi dei programmi di welfare aziendale predisposti dal datore di lavoro.

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