L’Agenzia delle Entrate con la sua circolare del 10 maggio 2024 ha precisato le novità relative affitti brevi in vigore dal 1° gennaio 2024.
Infatti, la Legge di Bilancio 2024 ha previsto la nuova tassazione da applicare sulle locazioni brevi, ovvero su quei contratti di affitto dalla durata inferiore a 30 giorni, con la ritenuta sull’imposta ordinaria o sostitutiva della cedolare secca.
Ricordiamo che nei contratti di locazione breve rientrano anche quelli in cui è compresa fornitura di biancheria e la pulizia dei locali.
Solitamente, gli affitti brevi vengono stipulati tra singoli privati che non sono imprenditori oppure da agenzie immobiliari e gestori di portali telematici che fanno da intermediari tra proprietari e locatari.
La cedolare secca sugli affitti brevi: le novità
Per quanto riguarda l’ opzione per la cedolare secca relativa ai contratti di locazione brevi prevede per i redditi maturati dal 1° gennaio 2024 a prescindere dal regime fiscale scelto dal beneficiario ed indipendentemente dalla data di stipula dei contratti e dalla percezione dei canoni:
- una cedolare secca al 21 per cento se si affitta una sola unità immobiliare con questa modalità;
- la cedolare secca sarà applicata al 26 per cento per gli affitti brevi a partire dal secondo immobile dato in locazione al quarto;
- se ci sono più di quattro immobili locati bisogna aprirsi la Partita IVA in quanto si viene inquadrati come imprenditori.
Per spiegare meglio il cambiamento, se si hanno tre immobili da affittare con contratti di breve durata si potrà applicare la ritenuta del 21 per cento per uno di essi a scelta e la ritenuta del 26 per cento per gli altri due in base all’imposta ordinaria o sostitutiva nella dichiarazione dei redditi dell’anno di riferimento decisa dal locatore.
Le altre novità sulle locazioni immobiliari nella dichiarazione dei redditi
Oltre alle ritenute precedentemente elencate relative al regime della cedolare secca, da corrispondere entro il termine per il versamento delle imposte sui redditi c’è anche una tassazione del 10 per cento prevista per i contratti a canone concordato:
- di studenti universitari;
- nei Comuni colpiti da calamità naturali;
- nei Comuni con scarse soluzioni abitative o densamente popolati.
Inoltre, la circolare pubblicata dall’Agenzia delle Entrate ha specificato nuove regole sugli intermediari immobiliari:
- che incassano o intervengono nel pagamento dei canoni applicano una ritenuta ridotta del 21 per cento in qualità di sostituti d’imposta, indipendentemente dal regime fiscale adottato dal beneficiario dell’affitto breve;
- che non hanno stabile organizzazione in uno stato membro UE devono nominare un rappresentante fiscale per adempiere in Italia agli obblighi previsti;
- i soggetti residenti in uno stato membro UE che non hanno stabile organizzazione in Italia possono adempiere direttamente agli obblighi o nominare un rappresentante fiscale in Italia;
- i soggetti non residenti UE o extra UE possono svolgere gli adempimenti tramite la stabile organizzazione in Italia.
La motivazione per questo aumento della cedolare secca 2024 sui redditi di locazione maturati dal 1° gennaio di quest’anno è dovuta alla necessità di fare cassa del Governo e per venire incontro a hotel e alberghi che pagano più tasse rispetto ai locatori di affitti brevi.
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