L’Assegno sociale è la somma assegnata per i cittadini italiani e stranieri in condizioni di difficoltà economica.
L’assegno deve essere richiesto ed è destinato a coloro che hanno redditi al di sotto dei limiti previsti dalla legge ogni anno.
Dal 1996 è subentrato alla pensione sociale, ha natura assistenziale, non è esportabile e non è reversibile ai familiari superstiti.
Assegno sociale requisiti
Per poter essere beneficiari dell’assegno sociale è necessario essere cittadini italiani, oppure cittadini comunitari che sono segnati all’anagrafe del comune di residenza o cittadini extracomunitari che sono congiunti di un cittadino comunitario o che hanno un permesso di soggiorno dell’Unione Europea per soggiornanti di lungo periodo o essere cittadini stranieri o apolidi che detengono lo status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria.
Oltre a questi requisiti è necessario avere 67 anni di età, essere in stato di necessità economica, avere residenza essere realmente residenti in Italia ed esserlo legalmente e stabilmente per 10 anni.
Invece, sono previsti i requisiti reddituali 6.085,43 euro di reddito personale e 12.170,86 euro di reddito coniugale.
In caso di mancanza dei requisiti socioeconomici e reddituali durante il periodo di erogazione dell’assegno, quest’ultimo sarà revocato, Infatti, tali requisiti vengono verificati annualmente e se non vengono rispettati sono causa della perdita dell’assegno.
Assegno sociale importo
L’importo dell’assegno sociale per l’anno 2024 è pari a 6.947,33 euro annui, 534,41 euro per 13 mensilità.
Esso viene riconosciuto per intero a tutti i disoccupati non sposati con reddito personale pari a zero e ai disoccupati coniugati con reddito familiare al di sotto dei 6.947,33 euro.
L’importo diminuisce in base al reddito di chi ne fa richiesta o del nucleo familiare se è compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno e il suo doppio. Ecco, quindi, che il suo valore sarà pari ad un valore compreso tra 6.947,33 euro euro e 13.894,66 euro nel 2024.
L’importo spettante può diminuire se la persona a cui spetta l’Assegno sociale sia ricoverata in un nosocomio con rette a carico dello Stato o di Enti pubblici per il 50% se la retta è a totale carico dello Stato o del 25% quando la retta versata dall’interessato o dai familiari è di un importo inferiore alla metà dell’assegno sociale.
Assegno sociale come funziona
Come detto, il diritto all’assegno sociale viene liquidato in base al reddito personale per i cittadini non sposati e in base al cumulo del reddito del coniuge per i cittadini coniugati.
Tali redditi sono:
- redditi assoggettabili all’IRPEF, al netto di fisco e contribuiti ;
- i redditi esentasse;
- i redditi ai quali si applica la ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (per esempio vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi);
- i redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali, bancari e titoli emessi da banche e S.p.a;
- i redditi di terreni e fabbricati;
- le pensioni di guerra;
- le rendite vitalizie liquidate dall’INAIL;
- le pensioni dirette elargite da Stati esteri;
- le pensioni e gli assegni versati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
- gli assegni alimentari pagati secondo quello che prevede il codice civile.
Per l’assegnazione della prestazione economica non vengono calcolati:
- i Tfr e gli anticipi sui trattamenti stessi;
- il reddito sulla prima casa;
- gli arretrati soggetti a tassazione separata;
- le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
- l’assegno vitalizio erogato ai partecipanti della prima guerra mondiale.
Infine, l’assegno non è soggetto alle trattenute IRPEF, il pagamento dell’assegno inizia dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda ed ha carattere provvisorio.
Assegno sociale domanda
La domanda per l’assegno sociale deve essere presentata online all’INPS, esibendo l’autocertificazione dei dati personali, la dichiarazione della situazione reddituale e la dichiarazione di responsabilità su eventuali ricoveri presso nosocomi sanitari con retta a carico dello Stato.
In alternativa, per fare domanda si può usufruire dei servizi di Caf e Patronato.
I tempi per il riconoscimento al diritto dell’assegno sono di 45 giorni.
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